@intermezzo scrive:
E' questo che ti viene in mente? A me viene in mente un episodio che mi è capitato.
Io ho un aspirapolvere della vorwerk-folletto. Un giorno un suo rappresentante in visita mi avvisa: guardi che c'è una azienda napoletana che chiama i nostri clienti offrendo loro i sacchetti non originali gratuitamente: attenzione a non accettarli che altrimenti si interrompe la garanzia usando prodotti non originali.
Puntualmente mi chiama una signorina, che mi dice che mi offre i sacchetti. Le chiedo se i sacchetti sono originali e con un po' di giri di parole mi fa capire di no. Allora le chiedo: ma sta chiamando da napoli?
Risposta: perché, lei è razzista?
Ecco, suppongo che l'effetto che voleva ottenere fosse quello di costringermi a scegliere tra le due cose: confermarmi razzista o accettare i sacchetti. Ma essendo preparato ho risposto "se la mette su questo piano grazie e buonasera" e riagganciato. Ma se le avessi risposto: sì, tu sei terrona e i tuoi sacchetti non li voglio, me ne sarei pentito solo se il fatto quotidiano avesse pubblicato la registrazione. Un vantaggio però lo avrei avuto: essendo una truffatrice la sua azienda le avrebbe imposto di stare zitta.
A parte il fatto che bastava dire la verità, che con i sacchetti non originali si perde la garnzia.
Io avrei aggiunto che non facevo acquisti in quel modo.
Ma nche volendo essere cattivi, se gli avessi detto, no dal meridione non compro, perchè i meridionali sono brutti sporchi e cattivi.
Era pur sempre una telefonata tra privati e la registrazione illecita se non si preavvisa l'interrlocutore.
Ragion per cui, se l'avessero resa pubblica sarebbero incappati in qualche reato che, all'azienda, sarebbe costato caro.
Inoltre un conto è promettere una cosa e poi rimangiarsi la parola, con tutta la sceneggiata che la scriteriata ha messo su e un'altro è non voler comprare un prodotto che ti vogliono appioppare.
Io credo che sti poveracci che lavorano nel call center se ne sentano dire di ogni e non succede nulla