@c.ioccolatino111 scrive:
Bizzarro compagno, sorrido.
Spadolini, anni fa, scrisse che in democrazia chi ha la maggioranza deve stare al governo, ma non ha il potere assoluto.
Ora, che ti piaccia o no, quelle due paroline, non erano l'evocazione del tal biasimevole decreto dei "pieni poteri" adottato dal parlamento tedesco nel 33... anche perchè Salvini sa bene che non avrebbe potuto ottenere altro - forse - la sua flat tax e altre promesse enunciate in campagna elettorale, mi riferisco a quelle prima delle elezioni politiche 2018.
Credere ad una sua probabile ascesa mussoliniana o hitleriana, è da sinistricoli.
E piantala... sei tedioso, l'avviso di sputtanamento, non è indirizzato a me
Quanto sopra esposto non ha nulla a che fare con la tua precedente affermazione.
Inoltre qualsiasi affermazione di uno Spadolini o di chiunque altro rivesta analoga o diversa funzione istituzionale non riveste potere vincolante in quanto inquadrabile come opinione personale e non come decreto o iniziativa legislativa da porre in esame presso le camere parlamentari o da pubblicare su Gazzetta Ufficiale della repubblica.
L'affermazione che hai esposto e che costituisce tema della mia dettagliata replica presume la possibile esistenza di una figura istituzionale che, nell'ambito dei contenuti della Carta Costituzionale ad oggi vigente, assume per la sua posizione pieni poteri.
Ma tale posizione non esiste a livello istituzionale ed è esplicitamente esclusa dal principio di separazione dei poteri (Legislativo, Esecutivo e Giudiziario) presente nell'ordinamento legislativo vigente.
La tua affermazione presenta quindi due presupposti tra loro incompatibili, i pieni poteri riconosciuti ad una figura istituzionale e la compatibilità della stessa con i contenuto della Carta Costituzionale.
Tale contraddizione costituisce aperta manifestazione di mala fede o di totale ignoranza dei più elementari principi costituzionali.
E' evidente che le affermazioni di soggetto manifestamente mendace o altrettanto manifestamente privo delle più elementari cognizioni inerenti i temi sui quali si arroga di pontificare non meritano la minima considerazione.