Politica

Politica

di destra, di centro o di sinistra... non importa. Discutiamo "civilmente" dell'operato dei nostri politici.

nera1965 nera1965 26/02/2020 ore 10.34.51
segnala

(Nessuno)Maria Rita Gismondo virologa

Intervista alla direttrice del laboratorio di Microbiologia clinica, Virologia, Diagnostica bioemergenze del Sacco che lavora senza pause da due settimane: "C'è un bombardamento di notizie che fomentano la paura, c'è stato un lavaggio del cervello collettivo"

MILANO - Una stretta di mano? "E certo, tanto poi ce le laviamo". E la mascherina, lei non la porta. "La mettiamo quando esaminiamo i campioni. E i pazienti infetti, certo.Ma per il resto... meglio una maschera di Carnevale". Maria Rita Gismondo è una ragazza di 66 anni, una di carattere brusco, una che va di fretta. Ha troppo da fare, il laboratorio di cui è direttore - Microbiologia clinica, Virologia, Diagnostica bioemergenze del Sacco - lavora senza pause da due settimane. Nel suo ufficio al terzo piano tiene una riproduzione del Quarto Stato di Pelizza da Volpedo.Cioè la gente, cioè noi, alle prese con il Covid-19, la paura, e anche la psicosi.

Professoressa, il governatore Fontana ha detto che questa "è poco più di una normale influenza".
"Bene. Significa che mi stanno ascoltando".

Lei è stata attaccata, quando ha chiesto di abbassare i toni, tre giorni fa. Burioni, ad esempio.
"Lasciamolo alla sua gloria".

Cosa dobbiamo fare, allora.
"Aspettare. No allarmismo, molta attenzione e molto lavoro da parte nostra. Spiegare le cose alla gente, informare, dicendo onestamente che le cose possono cambiare in bene o in peggio. Ma dire le cose vere con molta obiettività. C'è un bombardamento di notizie che fomentano la paura, c'è stato un lavaggio del cervello collettivo. Sembra che siamo in guerra. Ma non siamo in guerra".

Forse la gente non ha capito. Lei come spiegherebbe il virus a una famiglia? Lei ha famiglia o vive sempre qua dentro?
"In queste settimane sono andata a casa a dormire, due-tre ore a notte. La mia famiglia sono due figlie e una nipotina di 9 anni. E un cane femmina Nala, quella del Re Leone. Siamo un gineceo".

Quindi, cosa ha detto alla nipote?
"Mi ha vista in televisione e ha detto "la nonna ha il coronavirus!". Mia figlia le ha spiegato che studio il coronavirus. Allora mi ha chiesto "sei contagiosa, contagi anche me?"".

E lei?
"Le ho risposto no. Ma ai bambini servono spiegazioni. Non devi dire che non sta succedendo niente, devi dire che è vero, c'è un virus che può passare da una persona all'altra. E se si sta male con la tosse e la febbre, allora si sta a casa. L'ho tranquillizzata. Infatti, quando ha visto una mia foto con mascherina, mi ha domandato se mi ero travestita da microbiologa per Carnevale".

Ma queste mascherine, servono?
"No".

Anche agli adulti, servono spiegazioni.
"Chi si interessa di salute ha il dovere di spiegare. Così tutti i papà e le mamme si tranquillizzano. Se invece li invadi con video di città deserte, ambulanze a sirene spiegate eccetera, crei il panico. Tutte le misure adottate possono sembrare un'esagerazione, dal punto di vista scientifico. Ma bisogna dare risposte alla gente. Poi, spesso la salute viene strumentalizzata a livello politico. E qui mi fermo. Ma è inaccettabile".

Quante persone lavorano in laboratorio?
"Sei medici, ora saliti a otto. E 15 tecnici. Turni estenuanti, ma non chiudiamo mai, neanche la notte".

Come è cominciata?
"Quindici giorni fa, con poche richieste di analisi. Poi è scoppiato il caso Codogno. E sono arrivati centinaia di campioni".

Lei dove si è laureata?
"A Catania. Me ne sono andata perché non condividevo il modo di gestire la ricerca e i ricercatori".

Lei è associato di Microbiologia.
"Sì, ho fatto due volte il concorso per ordinario, una volta mi hanno detto che i miei lavori scientifici non avevano respiro internazionale. La seconda che avevano troppo respiro internazionale. Ma i giudizi delle commissioni sono insindacabili, e ho deciso di accettare. Però una volta ne ho fatto annullare uno a Palermo".

Ci racconti, allora.
"Sono stata bocciata con 25 pubblicazioni legalmente valide. Aveva vinto uno con quattro".

E come è finita?
"Concorso annullato. Ma la volta dopo ha rivinto la stessa persona".

Un bell'ambiente.
"Eh sì. Infatti più volte ho avuto voglia di andare via dall'Italia, anche di recente. Sono rimasta per non dimenticarmi di essere anche una mamma. E poi ho i miei giovani: borsisti, ricercatori, specializzandi.
Nella mia carriera ne ho avuti un'ottantina".

E che carriera hanno fatto.
"La maggior parte li ho aiutati ad andare all'estero. Londra, Commissione Europea, uffici della Nato... Quando un ragazzo mi chiede di frequentare, ho il cuore frantumato. Vorrei che si appassionasse alla ricerca, ma so com'è questo mondo".

Lei fa altro nella vita, oltre a occuparsi del laboratorio e del gineceo?
"Ah, mi piace cucinare, e scrivere. Ho scritto di donne disgraziate, ma anche un libro sulla mia famiglia a Catania, con le ricette di casa. Come lo scapece, piatto preferito da Federico II".

Quanto durerà questo virus?
"Non penso che la settimana prossima si possa non parlare di coronavirus. Tra l'altro, a me non piacciono i virus, preferisco i batteri. Però, quando tutto questo sarà finito, mi farò fare un ciondolo d'oro a forma di coronavirus, che è bellissimo. Poi me lo metto al collo. Sarà il mio trofeo. E si ricordi bene una cosa".

Dica.
"Si lavi le mani. Il bagno è la porta di fronte".

intermezzo intermezzo 26/02/2020 ore 10.42.06 Ultimi messaggi
segnala

(Nessuno)RE: Maria Rita Gismondo virologa

Sgarbi la difende a spada tratta.

E' del club "lasciamo diffondere il coronavirus". Se questo club ha successo, anche di non gran conto, niente potrà evitare la pandemia.

nera1965 nera1965 26/02/2020 ore 10.47.54
segnala

(Nessuno)RE: Maria Rita Gismondo virologa

@intermezzo scrive:
E' del club "lasciamo diffondere il coronavirus". Se questo club ha successo, anche di non gran conto, niente potrà evitare la pandemia.

Niente affatto, non ha detto questo. Non devi estremizzare anche i concetti più banali. Pare a questo punto che i più dispiaciuti dalla non diffusione mortale di questo virus siano proprio quegli sciacalli che dicono vorrebbero proteggerci.
nera1965 nera1965 26/02/2020 ore 10.54.43
segnala

(Nessuno)RE: Maria Rita Gismondo virologa

@intermezzo scrive:
Sgarbi la difende a spada tratta.

Ha pienamente ragione, se i dati sono questi.
intermezzo intermezzo 26/02/2020 ore 11.03.55 Ultimi messaggi
segnala

(Nessuno)RE: Maria Rita Gismondo virologa

@nera1965 scrive:
Niente affatto, non ha detto questo. Non devi estremizzare anche i concetti più banali. Pare a questo punto che i più dispiaciuti dalla non diffusione mortale di questo virus siano proprio quegli sciacalli che dicono vorrebbero proteggerci.


Tu evidentemente non vuoi dare retta ai numeri. senza il blocco della zona in cui si è manifestato il coronavirus, ora sarebbe già presente in tutta l'italia in misura sempre maggiore. Affidarsi unicamente a semplici precauzioni come lavarsi le mani o distanziarsi rispetto al prossimo convenientemente, è idiota. Sali su un autobus, vai a scuola, entra in un teatro, viaggia in treno e tutto diventa inutile.

Le scelte sono due: o contieni il virus con misure purtroppo drastiche, o lasci che diventi pandemia: la pandemia non significa, come ben sai, che moriremo tutti. Ma che tutti lo potremo contrarre.

nera1965 nera1965 26/02/2020 ore 11.07.31
segnala

(Nessuno)RE: Maria Rita Gismondo virologa

@intermezzo scrive:
Tu evidentemente non vuoi dare retta ai numeri. senza il blocco della zona in cui si è manifestato il coronavirus, ora sarebbe già presente in tutta l'italia in misura sempre maggiore.

Il Virus è già diffuso in tutta Italia e in tutta Europa, mettitelo in testa. Se facessimo controlli a tappeto avremmo milioni di casi in tutta Europa non solo da noi.
La verità è che questo virus non uccide nella misura in cui ci hanno raccontato, questo dicono i dati se li si vuole leggere naturalmente. Siamo di fronte ad un’influenza solo più virulenta più facile a trasmettersi, e appena appena più mortale di un’influenza normale. Questo dicono i dati.
nera1965 nera1965 26/02/2020 ore 11.09.51
segnala

(Nessuno)RE: Maria Rita Gismondo virologa

@intermezzo : più controlli fanno e più persone contagiate trovano, questo perché il virus probabilmente è già nel nostro paese e in tutta Europa fin dal 2019. Pensare che Codogno sia il punto di partenza di una pandemia fa ridere. Con buona pace di quelli che vogliono bloccare pure le ong. Codogno, stiano tranquilli, non ha neppure un porto.
intermezzo intermezzo 26/02/2020 ore 11.12.32 Ultimi messaggi
segnala

(Nessuno)RE: Maria Rita Gismondo virologa

@nera1965 scrive:
più controlli fanno e più persone contagiate trovano, questo perché il virus probabilmente è già nel nostro paese e in tutta Europa fin dal 2019. Pensare che Codogno sia il punto di partenza di una pandemia fa ridere. Con buona pace di quelli che vogliono bloccare pure le ong. Codogno, stiano tranquilli, non ha neppure un porto.


Santa pazienza: quindi il virus lo abbiamo già tutti e va lasciato sviluppare come le semplici influenze. E' questo che dici in sostanza. Non voglio criticare la tua opinione, critico il fatto che tu non voglia ammettere le conseguenze di ciò che ritieni sia l'unica cosa da fare.
nera1965 nera1965 26/02/2020 ore 11.15.11
segnala

(Nessuno)RE: Maria Rita Gismondo virologa

@intermezzo scrive:
Santa pazienza: quindi il virus lo abbiamo già tutti e va lasciato sviluppare come le semplici influenze. E' questo che dici in sostanza. Non voglio criticare la tua opinione, critico il fatto che tu non voglia ammettere le conseguenze di ciò che ritieni sia l'unica cosa da fare.

Questo virus va curato come ci si cura da una brutta influenza. Vanno prese naturalmente tutte le precauzioni mediche del caso, ma da qui a bloccare un paese in tutta la sua economia, amico mio ce ne passa.
nera1965 nera1965 26/02/2020 ore 11.17.37
segnala

(Nessuno)RE: Maria Rita Gismondo virologa

@intermezzo scrive:
conseguenze

Ma di quali conseguenze stiamo parlando? Ci sono 11 persone ultraottantenni morte con patologie pregresse. Come puoi venirmi a raccontare che siamo di fronte a un virus pericoloso per la vita delle persone normali? A quest’ora se fosse come dici tu dovremmo aver avuto morti e di tutte le età e anche di persone che prima erano perfettamente sani. Non è così, se poi le cose cambieranno sarò la prima a darti ragione. Oggi non è così.
intermezzo intermezzo 26/02/2020 ore 11.18.05 Ultimi messaggi
segnala

(Nessuno)RE: Maria Rita Gismondo virologa

@nera1965 scrive:
Questo virus va curato come ci si cura da una brutta influenza.


Quindi è solo una brutta influenza. Basta dirlo, nera.
Guariscono tutti, non muore nessuno, si diffonde in maniera velocissima anche solo correndo una maratona. Le conseguenze per l'economia dipendono dalla volontà di ostacolarne la diffusione. Quindi per evitare questi inconvenienti, non c'è altra soluzione che lasciarlo diffondere liberamente.


Rispondi al messaggio

Per scrivere un nuovo messaggio è necessario accedere al sito.