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RE: Insulti a Silvia, Procura apre inchiesta
E BASTA C'E DI PEGGIO
Produzione industriale in picchiata a marzo nell'area euro, nel primo mese di lockdown a seguito della pandemia di coronavirus. Secondo Eurostat, ha accusato un -11,3% rispetto al mese precedente e un -12,9% nel confronto su base annua. Maglia nera l'Italia, tra le prime a imporre misure restrittive contro la pandemia e in cui la produzione, riporta l'ente di statistica Ue, ha accusato un -28,4% rispetto al mese precedente.
In Germania la produzione industrale ha segnato una caduta mensile dell'11,2%, sempre a marzo, in Francia del 16,4%, in Spagna, riporta ancora Eurostat, dell'11,9%.
Tornando all'insieme di Eurolandia, il raggruppamento più duramente colpito è quello dei beni di consumo durevoli, con un meno 26,3% dal mese precedente, sui beni non durevoli la produzione è caduta del 15,9%.
"Come per le vendite al dettaglio, l'Italia è al primo posto in Europa anche per la caduta della produzione industriale. Con un crollo su base mensile del 28,4%, registriamo una diminuzione pari a più di due volte e mezza l'Eurozona (+151,3%), che segna una flessione dell'11,3%, più di una volta e mezzo nei confronti della Francia (+73,2%), che si classifica al terzo posto con un -16,4% (al secondo la Slovacchia con -20,3%)" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Uno tsunami maggiore anche rispetto al tracollo avuto nell'anno più buio dal Dopoguerra, ossia nel 2009. In termini assoluti, infatti, la produzione italiana è attualmente inferiore del 23,4% rispetto a marzo 2009. In termini relativi, la diminuzione annua registrata tra marzo 2020 e marzo 2019, pari al 29,3% è superiore a quella che si era verificata tra marzo 2009 e marzo 2008, quando ci fu un tonfo della produzione del 25,9%" prosegue Dona.
"La speranza è che questo record negativo dipenda dal fatto che l'Italia è stata la prima in Europa ad essere colpita dal Coronavirus e ad aver chiuso negozi e industrie. Certo non potremo mai recuperare il gap con il resto dell'Europa, se ora saremo anche gli ultimi a riaprire e ad uscire dal lockdown. Per questo urge una Fase 3" conclude Dona
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