Silvia Romano una «neo terrorista». Le parole pronunciate in Aula della Camera dal deputato della Lega, Alessandro Pagano, durante l’illustrazione degli ordini del giorno presentati sul decreto Covid, fanno scoppiare la durissima reazione del Pd, che insorge e attacca il parlamentare leghista. Arriva subito il biasimo della presidente di turno, Mara Carfagna, che ritiene «inaccettabile definire neo terrorista in quest’Aula Silvia Romano». Pagano si difende: «Stavo citando un quotidiano». Il deputato, illustrando il suo ordine del giorno relativo ai divieti di celebrare funzioni religiose durante la prima fase del lockdown, ha sostenuto l’esistenza nel governo di «una volontà antireligiosa fortissima... quando poi però è arrivata la neo terrorista...». Subito si sono levate dai banchi del Pd forti proteste, tanto che la presidente Carfagna ha dovuto richiamare tutti all’ordine, ricordando di aver subito stigmatizzato le parole del leghista, che torna a cercare di spiegare: «Volevo evidenziare la differenza dell’atteggiamento verso alcuni luoghi di culto, anche dell’Islam moderato...». Interviene Emanuele Fiano del Pd: «È inaccettabile calunniare una ragazza prigioniera di una banda di terroristi. In assenza di qualsiasi prova di fatto, Silvia Romano è stata interrogata e nulla è emerso e non è accettabile che venga tacciata di un reato secondo il codice penale italiano ed è inaccettabile che qualcuno pensi che in quest’Aula si spossa permettere di calunniare una persona che per 18 mesi è stata prigioniera dei terroristi».
Fonte:
https://www.corriere.it/politica/20_maggio_13/silvia-romano-terrorista-pagano-camera-b7e49382-94ef-11ea-b53d-888d5c72a186.shtmlQuanto sopra dichiarato da individuo investito di incarico istituzionale contiene un certo numero di certezze e genera altrettante domande.
CERTEZZE:
- Il deputato leghista ha additato un cittadino di atti configurabili in ipotesi di reato.
- Il deputato leghista non ha presentato alcuna prova o riferimento ad avallo delle sue accuse.
- La legislazione giudiziaria italiana riconosce la presunzione di innocenza fino a prova contraria ed a sentenza definitiva.
- Non esiste ad oggi una sentenza, definitiva o anche solo di primo grado, che configuri la cittadina italiana come autrice di reati.
- L'affermazione del deputato leghista, esposta pubblicamente in sede istituzionale, contiene gli estremi del reato di cui all'art. 595 del Codice Penale Italiano, con l'aggravante dell'incarico istituzionale del quale è investito il soggetto autore dell'atto e della discriminazione a tema religioso insito nella stessa affermazione.
DOMANDE:
- Cosa significa "NEO TERRORISTA"? Esistono per caso anche paleo terroristi ed archeo terroristi?
- Quali atti ha commesso la cittadina italiana per venire definita come terrorista?
- Un rappresentante delle pubbliche istituzioni possiede l'autorità e la competenza per additare accuse precise ed offese personali ad un cittadino incensurato sul quale non sono in essere procedimenti giudiziari?
- Un rappresentante delle pubbliche istituzioni è responsabile dei propri atti, delle proprie accuse e dei reati commessi come qualsiasi altro cittadino? Oppure è dotato di una forma di impunità non riconosciuta a livello costituzionale ma rivendicata per motivi ad oggi ancora ignoti?