@teRi.sdrumo scrive:
comunque io rimango convinto che siete stati entrambi vittime di una grossa ingiustizia
TIME OUT.
Tra le vittime dell'ingiustizia dovresti citare anche il suo grande amico Aldo Motta, che si è prodigato in tutti i modi possibili ed immaginabili per aiutarlo prima e difenderne la memoria prima della conclusione del processo.
E la sua fidanzata Mariagrazia, che ha trascorso settimane in lacrime presa da un vortice troppo più grande di lei.
Ed il padre, che pur sofferente trascorreva insieme a lui pomeriggi interi insieme dal suo difensore, D.ssa Cannizzaro, per concordare come procedere.
E la sorella, la dolcissima pinella, una dama d'altri tempi che sembrava presa pari pari da un racconto di Tomasi di Lampedusa.
E la sua carissima amica Maria Rosaria, che in un impeto di rabbia ruppe uno strumento a corda contro il pavimento (non era una chitarra, somigliava maggiormente ad un banjo, anche se non sono mai stato un esperto di strumenti musicali).
Ci sono storie che non bisogna mai dimenticare, se non altro per evitare che si ripetano.
Tutti possiamo diventare vittime da un giorno all'altro quando a qualcuno serve un capro espiatorio.