@cozzabella.MI scrive:
Dunque lessi tempo fa quando venivano riportate i tanti privilegi DOVUTI AI MIGRANTI..Ho letto pure che una persona diversamente abile percepisce una miserria 248 euro...i numerti li so xchè detto al tg + volte....Aumento pensioni? sì 50 centesimi al giorno----una vergogna...OGGI un uomo si è suicidato con figlio disabile, vivevano in macchina, non ce la facewva più.-...BOLDRINI DEVE INGINOCCHIARSI ai suicidi italiani, povera e disperata gente, TANTO ERANO SOLO ITASLIANO.....e se fosse stato migrante?....la chiesa poi.....
In Italia vi sono attualmente numerosi problemi sociali.
Dalle pensioni di anzianità, non sempre adeguate alle necessità quotidiane come alimentazione, medicinali o erogazioni (acqua, gas, energia elettrica), a quelle di invalidità, spesse volte immeritate ed altre volte insufficienti ai bisogni di chi è realmente affetto da patologie invalidanti quali la cecità, la dialisi o la non deambulazione.
Non da meno sono altri problemi quali l'inefficacia o l'inesistenza di filtri per scarichi industriali che portano all'avvelenamento di terreni o falde acquifere, opere incompiute come strade che non portano da nessuna parte o enormi cattedrali nel deserto che rovinano paesaggio e territorio con inutili colate di cemento.
Potremmo citare anche l'insufficienza di mezzi e personale da parte delle forze dell'ordine che non permette un adeguato controllo del territorio, una sanità che più sempre che spesso costringe ad attese chilometriche per analisi o terapie, un sistema scolastico inadeguato ai mercati e ad una esigenza di professionalità in continua evoluzione.
E mi fermo qui altrimenti facciamo Natale.
Ciò di cui non sono del tutto convinto è il collegamento diretto tra i pesanti problemi che ho esposto (insieme a tutti gli altri) ed i migranti.
Il salvataggio di naufraghi in mare è atto dovuto in base a precise convenzioni stipulate ufficialmente dall'Italia in sede di trattati internazionali.
Venendo meno agli impegni assunti nel migliore dei casi l'Italia subirebbe una serie di sanzioni economiche di entità non certo leggera.
Sottrarsi ufficialmente da tali convenzioni comporta una serie di incontri e di trattative che comportano a loro vota un iter piuttosto lungo a livello temporale e, indubbiamente, una reazione negativa da parte delle altre nazioni occidentali, cosa che comporterebbe un certo isolamento internazionale nei confronti dell'Italia con conseguenti disagi a livello di circolazione delle persone, di turismo e di commercio internazionale.
Non sono quindi del tutto sicuro che i vantaggi di una presa di posizione arbitraria da parte dell'Italia superano gli svantaggi che questa comporterebbe.