@Elle66 scrive:
I longob, pare che fossero già cristiani all'ingresso in Italia.
Hanno attraversato la pannonia da nord a sud.
Senza costruire alcunché nonostante i secoli impiegati.
Non gli mancava né il tempo né il posto, non erano capaci, punto.
Infatti i benedettini appena arrivati in Scandinavia si sono costruiti un monastero, in pietra.
Dunque c'erano i luoghi dove costruire e i materiali.
Le armi sono una bella cosa, tralasciamo che l'impero aveva le miniere di ferro, sparse per suoi territori e che, oltre alle armi sapevano costruire anche le armature.
Ma oltre alle armi la guerra bisogna saperla fare.
Servono eserciti di soldati addestrati e disciplinati, avere una strategia, dei comandanti e tutta una serie di attrezzature, come le macchine da guerra.
Tutta roba sconosciuta per i barbari
Per quanto riguarda le barche l'impero si estendeva su tutte le coste del mediterraneo.
Annibale lo hanno fritto con l'aiuto della marina.
Perché esisteva una Roman's Navi, mai usata tanto, ma c'era e sulle navi da guerra, c'erano macchine da guerra.
Sinceramente, non credo esistesse una marina militare longobarda.
Ammesso che avessero delle navi e non solo delle barche.
Per avere una produzione artistica forse è necessario sapere scrivere.
I romani ne erano capaci i longob, no.
Vedi che c'era un motivo se erano barbari
Il tutto si riduce a qualche domanda, scomoda ma fondamentale:
I longobardi hanno lasciato una eredità degna di considerazione?
Hanno introdotto innovazioni in campo artistico, ingegneristico, militare, stradale, abitativo, alimentare, medico, sanitario, letterario, filosofico o altro?
La civiltà avrebbe perso qualcosa se non fossero mai esistiti?
Quel poco che facevano tali barbari prima di loro non lo faceva nessun altro?
Tutte domande che i destricoli, abbisognanti di una identità da rivendicare o da inventare, non si sono mai posti.
Perché le risposte sarebbero eccessivamente scomode.