premettendo che solo una persona non particolarmente inelligente, e aggiungo, anche schifosamente classista, è convinta del fatto che il raziocinio sia strettamente legato al titolo di studio, vorrei prendere spunto da questa tabella, evidenziando altresì che gli studenti italiani sono considerati ovunque i più ignoranti d'Europa

https://www.ilmattino.it/primopiano/scuola_e_universita/italia_paesi_ignoranti_europa_istat-5330366.html
per avviare una riflessione seria: quindi da ciò, sono esclusi in automatico le occhialute sarde, gli Orinzy, le Svampy e i Paolowill, refrattari alla cogitazione, come sappiamo bene tutti.
la "istruzione", non è forse diventata una minaccia al libero arbitrio, alla capacità di razionalizzare, anche in ragione del fatto che oggi, negli atenei, pare vi sia una particolare predisposizione a formare, non l'individuo, ma una massa di automi indistinguibili che Durkheim avrebbe definito mente alveare?
automi il cui massimo sforzo intellettivo produce iniziative come queste: