@x.nutella89 scrive:
Vogliono lo scontro.
C'è un particolare che lascia sgomenti.
- Un Trattato Internazionale rappresenta un impegno specifico assunto da ogni Stato firmatario.
- Ogni trattato contiene specifiche sanzioni generate dalla mancanza di rispetto nei confronti degli impegni assunti.
- Uno Stato che non rispetta gli impegni sottoscritti al momento della stipula del Trattato Internazionale al quale ha scelto di aderire diventa oggetto di sanzioni dal momento in cui non rispetta gli impegni sottoscritti.
- Un Trattato Internazionale ha sede, nella scala gerarchica delle fonti del diritto, appena al di sotto della Carta Costituzionale, con i cui contenuti deve necessariamente coincidere.
- Un atto incompatibile con i contenuti di un Trattato Internazionale precedentemente sottoscritto rappresenta quindi incompatibile non solo con il Trattato sottoscritto ma anche con la Carta Costituzionale, i cui contenuti coincidono con quelli del Trattato Internazionale sottoscritto.
- Poiché a livello gerarchico un Trattato Internazionale possiede un potere vincolante superiore a qualsiasi Legge, Norma o Decreto nazionale in caso di incompatibilità tra questi ultimi ed i contenuti del Trattato saranno questi ultimi a prevalere.
- Nessun organo legislativo di nessuno Stato aderente ad un Trattato Internazionale possiede un potere discrezionale atto a promulgare norme legislative esulanti i contenuti di tale Trattato o con questo incompatibili.
- L'inosservanza dei limiti legislativi sopra esposti, quando attuata, genera delle sanzioni contemplate nello stesso Trattato.
A fronte di quanto sopra ed ipotizzando un intervento legislativo da parte del Governo Italiano esulante i contenuti delle normative europee in merito chi si riconoscerà responsabile delle sanzioni che a tale intervento seguiranno?
- La magistratura che rileva tale incompatibilità?
- I legali che la rivendicano a difesa dei loro assistiti?
- L'opposizione che la rileva e la segnala in fase di dibattito parlamentare?
O chi altri?