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di destra, di centro o di sinistra... non importa. Discutiamo "civilmente" dell'operato dei nostri politici.

ormentius 08/03/2025 ore 12.34.33 Ultimi messaggi
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(Nessuno)a Dresda AfD sfiora il 30%

ex mitica DDR.
diede i natali alla culona...


avanti così ragazzi.... sempre a volto scoperto.
8664069
ex mitica DDR. diede i natali alla culona... avanti così ragazzi.... sempre a volto scoperto.
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08/03/2025 12.34.33
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boccanera boccanera 08/03/2025 ore 16.10.26 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: a Dresda AfD sfiora il 30%

@ormentius scrive:
Dresda AfD sfiora il 30%

L'aria sta cambiando la gente d'Europa si sta svegliando
ormentius ormentius 08/03/2025 ore 16.19.43 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: a Dresda AfD sfiora il 30%

@boccanera :

ottimo.

li vomitano tutti. disprezzati e ridicolizzati....

magari scenderanno anche nelle piazze camuffati... vedremo il proseguo. importante e che vengano serenamente legnati se ci provano. poi che frignino...
ormentius ormentius 08/03/2025 ore 16.29.02 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: a Dresda AfD sfiora il 30%

@boccanera :

mi immagino i nuovo komu progressisti style panteganaio e drogheria nostrano che si lanciano contro i vecchi komu della magica DDR.

amata e desiderata sino a ieri l'altro.

miserabili cialtroni.

:batabagno :batabagno :batabagno :batabagno :batabagno :batabagno
ormentius ormentius 08/03/2025 ore 16.34.11 Ultimi messaggi
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(Nessuno)RE: a Dresda AfD sfiora il 30%

@boccanera :

per entrare in DDR si facevano ore di fila... tante ore. e li mica scherzavano... non ti dico a Berlin.

e la mani sotto il kiulo.... la sudorazione.....

da noi entrano cani e porci e se non entrano vengono risarciti.

:haha :haha :haha :haha :haha
20903377
@boccanera : per entrare in DDR si facevano ore di fila... tante ore. e li mica scherzavano... non ti dico a Berlin. e la mani...
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08/03/2025 16.34.11
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2022Leo62 2022Leo62 08/03/2025 ore 22.14.32 Ultimi messaggi
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SerenoA Dresda AfD sfiora il 30%, ma andiamo cauti... Va considerato che la ex DDR è stata..

@ormentius : ...una delle vittime della UE e della riunificazione, quale zona da sfruttare sottopagando gli ex dipendenti delle aziende comuniste chiuse o quelli di quelle acquistate a due marchi.

Infatti i movimenti di "estrema" destra pur essendo vivi ed in crescita ovunque, sono particolarmente vivaci nell'ex patto di Varsavia.

Nella ex RFT la tradizione "moderata" ha radici + salde, sebbene il dissenso verso le politiche UE ecc sia ormai notevole anche lì.

Diciamo, come parlando degli USA si faccia il raffronto fra Texas, Utah, "Dixieland" e la California o lo stato di New York.

O da noi, fra zone a tradizione "rossa" fin da prima del Fascismo - vedi Emilia Romagna - ed altre divenutole dopo (Toscana, Liguria, centro Italia), ed il Sud od il Lombardo Veneto e Piemonte (questa regione, oscillante).

Qui come in Germania la sciagurata polverizzazione in poteri locali autonomi non consente di avere una netta immagine politica: siamo qui come lassù a due Comuni adiacenti, uno di destra ed uno di sinistra.

Però, che la destra, quella sociale, sovranista, quella vera, sia in rimonta, è vero.

2022Leo62 2022Leo62 08/03/2025 ore 22.43.12 Ultimi messaggi
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SerenoNon si lancerebbero contro i comunisti in sè, ma contro la popolazione votante che ha scelto di..

@ormentius scrive:
mi immagino i nuovo komu progressisti style panteganaio e drogheria nostrano che si lanciano contro i vecchi komu della magica DDR.

amata e desiderata sino a ieri l'altro.

miserabili cialtroni.


...voltare le spalle al passato, fin dalla riunificazione post 1989.

Atteggiamento comprensibile, anche se da miei documentari su DVD e VHS non ho notato vi fosse davvero nè la presunta miseria descritta dalla propaganda occidentale, nè dalle interviste un netto NO al socialismo reale, semmai un ammorbidimento di esso sulla scia delle allora lodevoli socialdemocrazie dell'ovest.

E' ad ovest che si mitizzò strumentalmente l'episodio-Muro: come subito emerse la "ideologia" quando, sia per curiosità che trasportando veri emigranti, milioni di auto a due tempi invasero i Laender più adesi all'ex confine, causando secondo i "Verdi" un danno "ambientale" col loro simpatico fumo azzurro... ma non esistevano qui ad Ovest milioni di moto e motocarri a due tempi?... e i Diesel. quelli di allora?

Quello che dici, che si "lanceranno" (armi alla mano? a parole o scritti?) contro i "komu", mi pare, scusa, un pò voler colorare di pittoresco una polemica politica ovvia.

L'abitante della DDR innanzi tutto non era comunista quanto non era democristiano un italiano o per forza socialdemocratico un tedesco della RFT: nella DDR esisteva uno stato-partito, sebbene con diversità rispetto al capoccia sovietico, quindi come da noi sotto il Fascismo il cittadino era...un cittadino (da noi, suddito essendo una monarchia) e basta. Il tedesco orientale aveva idee approssimative ed esagerate circa il bengodi occidentale e deprecava alcuni aspetti oppressivi del proprio regime, punto. Il resto lo accettava passivamente, come ogni cittadino di ogni paese.

Questo fino alla fine del 1989: poi sono iniziati i problemi, cessato l'iniziale entusiasmo.

Si sono sottaciute le migliaia e migliaia di suicidi che seguivano le lettere di licenziamento quando iniziarono le dismissioni delle grandi aziende della ex DDR, giudicate "inquinanti ed antieconomiche" (affermazioni palesemente di propaganda) e si ridusse il personale di altre e di altri settori.

...e poi la privatizzazione della casa, con milioni di sfratti, ove il deprecato "comunismo" quelle case le assegnava gratis o ad affitto simbolico: gente magari privata del lavoro, anche gettata per strada.
Quartieri sventrati, vedi Berlino che l'hanno rivoltata come un guanto, alloggi a prezzi inarrivabili...nella Sprea con un cerchione al collo intere famiglie, od ammassate in ex caserme o altro come sfollati, nei disagi immaginabili, in attesa di frettolosi interventi a riparazione.

Chi rimpianse da subito il vecchio regime, chi divenne di destra rigettando sia quello occidentale che il precedente, ecco perchè ci sono + nazisti in % nella ex DDR e nel Patto che in occidente. Nazismo e fascismo univano il rigore di un regime che garantiva sicurezza a politiche definibili sociali in tema di casa ed occupazione ed assistenza.

Perciò, contro chi (e in qual modo, non vedo più le manifestazioni violente degli anni 70, non si dia retta a pochi disperati che la ns parte vede come troppo numerosi) si "lancerebbero" eventuali attivisti e di quale fazione?

Il tedesco dell'Est non era e certo a maggior ragione non è un comunista: chi aveva 20 anni nell'89 ne ha 55/56 adesso, è anziano, e chi è era + giovane poco ricorda del vecchio regime e certo non era dalla sua parte, nè forse contro. Chi è nato a ridosso del "crollo" del Muro ha oggi una 40ina d'anni e con la vecchia DDR nulla ha a che vedere: come chi nacque nel 1945 da noi, cosa aveva a che fare col fascismo? (salvo poi diventare neofascista, ma è fenomeno a parte).


2022Leo62 2022Leo62 08/03/2025 ore 23.21.39 Ultimi messaggi
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SerenoPer questo sono sovranista e nazionalista e dico "sì" ai confini, no a Schengen, sì al passaporto...

@ormentius scrive:
per entrare in DDR si facevano ore di fila... tante ore. e li mica scherzavano... non ti dico a Berlin.

e la mani sotto il kiulo.... la sudorazione.....

da noi entrano cani e porci e se non entrano vengono risarciti.


...anche per recarsi in Francia o Slovenia.

E dico NO ai migranti, per motivi ampi e già esposti.

Circa i controlli al confine coi Paesi del Patto di Varsavia occorre dire che quei regimi temevano l'afflusso di elementi disturbanti, se non sovversivi, e spie.
L'occidentale poteva screditare, con quel realmente poco di benessere in più che ostentava, i credo impartiti in scuole non dissimili da quelle oggi gestite secondo il "politicamente corretto".

Un walkman, qualche capo di abbigliamento un pò più alla moda, soprattutto il racconto di come ci si muoveva (era il cruccio dei cittadini dei paesi dell'Est: anche fra loro, pur alleati, i confini erano sorvegliati e non c'era motivo per viaggiare se non per lavoro o studio), accenni alle libere elezioni, ai superiori consumi voluttuari, erano cose dirompenti per i Partiti.

Si temeva che nelle automobili si celassero apparati spia, che venissero anche importate droghe, va detto. O armi, perchè no. O vi fossero pubblicazioni eversive.

Anche scattare fotografie era pericoloso, meglio evitare o palesemente immortalare monumenti storici noti.

Ma posso dire che fino almeno a Schengen (1985) nemmeno e ben giustamente anche in Occidente si viaggiava alla disperata come oggi: nessun formale divieto, anzi, ma controlli ce n'erano. Innanzi tutto, fino al 1972 credo era necessario il passaporto e fino al 1985 ancora in certi Paesi. Come oggi da e per l'Italia soltanto, limiti al contante od agli assegni se non preintestati, e fino ad un certo importo. Era uso dotarsi in patria di una certa somma in valuta, calcolata in partenza, prima di recarsi all'estero, ed estero era davvero. Ciò anche perchè il cambio fatto in patria era + conveniente che fatto a destinazione: non dico poi quello applicato degli esercenti!... c'era poi chi non voleva alcune valute.

Alla stazione di Como, ove operava mio padre come ufficiale di PS, controllo passaporti. Idem a Chiasso. E così a Ventimiglia indi a Mentone. Passaporti ed, a campione, bagagli: il confine si sentiva, ed era giusto. Si andava a casa altrui, non dimentichiamolo!

In un film, è girato proprio alla dogana di Chiasso il fermo di un Sordi che cerca di esportare valuta non dichiarata.

Salendo verso l'Austria, le opere del Vallo Alpino erano ancora attive ed anzi ben ripristinate dalla Nato. Nulla si vede e vedeva, alcune erano camuffate da case cantoniere ANAS - una è stata demolita per allargare un tornante, ma la parte corazzata interna, troppo "tosta", leggo sia adesso visibile: ciò dopo il 1995 - , ma era vietato, recitavano frequenti, penso ancora visibili in parte, cartelli, fare riprese cine o fotografie senza permesso. Analizzando accuratamente le immagini, chissà, i Servizi avversari avrebbero notato delle "stranezze" invisibili ad una banale osservazione o dedotto ove potessero essere posizionate eventuali difese.
La gente, in realtà, scattava dalle auto o sostando, incurante dei cartelli: ma fosse mai passata una pattuglia della GdF o dei CC, ecco potevano esserci problemi, come minimo la consegna del rullino.
Mai che da un bel panorama alpino abbia poi sentito dedurre la presenza di fortificazioni.
Esse semmai erano menzionate a mezze parole dai soldati in licenza o congedati: sapevamo che potevano essere appunto camuffate da edificio rurale o casa ANAS, o da innocuo deposito materiali, di quelli visibili in cantiere, per detto Ente.
Inoltre, gran parte di esse era ed è integrata in quello che ai tempi era un ambiente poco o punto toccato dalla mano umana, quindi ogni anfratto, masso, strana formazione naturale, fessura o antro poteva nascondere chissà cosa.

All'atto pratico, si andava a Salisburgo, Vienna, in Svizzera o Costa Azzurra come oggi, e chi non ricorda le vacanze in Vespa lungo le coste Jugoslave?

Il movimento dei cittadini slavi e DDR verso ovest non era affatto facile, invece. Erano controllati i motivi, e le famiglia in patria erano come un "ostaggio" se chi fosse stato oltre cortina avesse fatto scemenze. Fra le quali, riferito da un polacco a mio padre in treno, lo sparlare del regime. Il tizio, scesi due civili dei quali riferì aver avuto paura come spie del suo paese, si aprì con un agente credendosi al sicuro, non sapendo che i Servizi hanno mille travestimenti. Gli andò bene.

Nè erano poi desiderati: potevano essere spie, agenti segreti in appoggio ai movimenti sovversivi di sinistra.

Solo pochi rifugiati erano ammessi ed accolti anzi a braccia aperte a tutto vantaggio della propaganda.

Il fenomeno delle "gabbie aperte, fuori tutti!" è posteriore alla caduta dei regimi di sinistra e della Cortina di Ferro. Da noi inizia con la Legge Martelli del 1990, un vero Vaso di Pandora o WC di Pandora m, meglio ancora!... ma sempre dopo la caduta dei due Blocchi.
2022Leo62 2022Leo62 08/03/2025 ore 23.36.59 Ultimi messaggi
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SerenoDDR amata e desiderata? uhmmm!... come l'URSS "paradiso dei Lavoratori"...

@2022Leo62 scrive:
amata e desiderata sino a ieri l'altro.


...mai visto certi film di Don Camillo, film certo ma specchio reale, messo sul ridere, del mondo di allora?

- in uno, una coppia di truffatori - è ispirato ad un fatto vero - si spaccia per transfughi dall'Urss e scrocca soldi ed ospitalità, narrando cose assurde, come il fatto di arrivare a mangiare pipistrelli.
Peppone, il sindaco comunista (di quando il PCI era ancora molto legato a Mosca) viene scosso dai loro racconti, sui quali Don Camillo fa leva per dimostrare quanto sia meglio votare DC e stare "con l'america".
Peppone, sentendo certe cose, alla fine sbotta e dice "me ne vado, non posso sentire certe cosacce, io voglio credere alla mia Russia". Una frase che mi piace, perchè dimostra fierezza e coerenza e voglia di sognare.
...alla fine i due vengono smascherati e perfino redarguiti dal Don per aver detto certe menzogne.
Palese però una certa delusione, subito rientrata, di Peppone.

- un un altro, se non lo stesso, Peppone con Don Camillo fintosi compagno, va in visita ad un paese russo gemellato. Grande accoglienza accuratamente pianificata ed organizzata in ogni particolare dal collettivo locale, ma accade che la morte di un capoccia del regime faccia cessare i festeggiamenti. Tutti pressoché reclusi in albergo, e paura a novanta.

Atteggiamenti non sarcastici, ma realistici (era anche l'epoca del neorealismo): chi votava bandiera rossa in realtà chiedeva giusti miglioramenti salariali e normativi, interventi pubblici anche, onde risalire la scala sociale.
L'idea che il proletario ami essere tale è mera ideologia: il proletario ambisce a diventare borghese.

E' lo stile di vita delle classi agiate ciò cui tende ovviamente la persona di buon senso.

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