@excristian1977 scrive:
La stretta del premier laburista a Downing Street su cittadinanza, studio e conoscenza della lingua
Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha presentato il piano sull’immigrazione: meno stranieri, controllo dei confini, stretta su residenza, lavoro, famiglia e studio.
Parlando a Downing Street, il premier britannico ha annunciato la creazione di un sistema di regole sull’immigrazione legale per contenere l’avanzata di stranieri «in modo controllato, selettivo ed equo», tagliando il numero di visti concessi per lavori poco qualificati,
...soglie di ammissibilità in GB: dalla conoscenza della lingua ad altro...
Insomma, una sorta di franchigia, un dazio, un numero chiuso, come da sempre fa la Svizzera per concedere dimora e poi la cittadinanza.
E' quindi un filtro che taglia fuori tantissimi, senza dubbio i peggiori.
MA NOTARE BENE: IMPORTANTISSIMO!.
... interviene sui lavori meno qualificati, quelli da sempre posti a giustificare l'immigrazione perchè "sgraditi agli italiani (da noi, ovvero francesi inglesi etc"...
Insomma, è ciò che dico da sempre: ma se poniamo caso non esistessero Paesi non dico poveri, non facciamo del pietismo ridicolo, diciamo "non così benestanti come i nostri, in senso normativo e salariale, previdenziale, assicurativo"...ebbene, è un quesito che pongo da decenni (da quando nel 1990 i giornali interessati inventavano che andava ridotto il costo del lavoro e che "gli italiani non fanno più certi mestieri")... ebbene, come la metteremmo?
Io non credo che esistano persone ASSOLUTAMENTE non disposte a farsi anche sfruttare, ove il termine "sfruttamento" non è che una idea assai variabile mai codificata dai nostri Codici.
Tutto dipende dagli ammortizzatori e dai pancottini di cui il potenziale lavoratore dispone: cioè la protezione di famiglie (parlo di giovani ma non solo, anche di esodati come me che hanno moglie dal reddito capiente e parenti non "bestie" come me disposti a supportarli: mai io lo farei, gli direi "vai a cavar sabbia, in nero, 12h a 300€ al mese!") ed il reddito della famiglia stessa.
Andando appunto alla radice della scusa per aprire alle orde barbariche, questa del rifiuto a svolgere non quanto da me sarcasticamente descritto sopra, ma lavori comunque pagati, certo poco, ovviamente disagevoli, sporchi, faticosi, pericolosi perchè no (secondo i codardi),... è una facile scusa.
Chiaro come ogni stereotipo si appoggi ad una realtà, non lo discuto: a fine anni 80 e per inerzia fin circa il 1997/98, con la tendenza nel decennio, anzi, quindicennio precedente a fare man mano sempre + gli schizzinosi riguardo ciò che non fosse battere i tasti di un terminale in un comodo ufficio, sono concorde ed osservai de visu che non c'era una fila tumultuante davanti ai cancelli delle fabbriche, alle sedi di imprese di pulizia, edili, di raccolta RSU, agricole... Lo ammetto ma...
...ma non era una diserzione totale. Quante signore e signorine delle pulizie, originarie del Sud incontrai. E ve ne sono ancora e non poche. Anche del nord.
E' solo uno dei casi: vale per ogni lavoro disagevole. E' una legge di mercato: se mi si offre un impiego da dormiglione in banca, nello Stato, nelle assicurazioni, ma anche in aziende ove si richiedano impiegati... ovvio che una mandria di diplomati e laureati creata dalla riforma scolastiche dal 1962 che aprì a caniepporci le porte dell'istruzione superiore, snobba il campo da arare, le scale ed i cessi da pulire, i sacchi della monnezza da gettare nel camioncino alle 6 del mattino, ed ogni altra mansione paragonabile.
Se poi ci si mette, cosa questa tutta italiana, la famiglia che tifa per "farti vivere meglio di come siamo stati noi", è palese che nessuna voglia di tirarsi su le maniche e darsi da fare, man mano salendo gli scalini della scala sociale arriva.
E' uno degli elementi del garantismo italico: non viene solo dalle istituzioni, le quali fin dai tempi del fascismo trasformavano braccianti scimmieschi in improbabili uscieri di uffici vari, ma anche dalla famiglia.
Nessuno insomma viene spinto a farsi da sè, ad essere un Self Made Man.
Ci sono state e ci sono poi persone volenterose che si danno da fare, ovvio...
E ci sono le condizioni di fatto: se appunto non esistesse un "terzo mondo"?
Alla fin fine una coppia non può avere eternamente in casa il bamboccione che dorme, digita, scopa, e si fa le canne in attesa del "posto adeguato al mio titolo accademico".
Bamboccioni, così infatti li definì il ministro Padoa Schioppa: non solo per l'atteggiamento verso il lavoro. Anche se impiegati di banca, in casa a farsi lavare le mutande dalla mamma fino a 40 anni e passa...
E' MOLTO IMPORTANTE IL MESSAGGIO LANCIATO DA STARMER COL SUO TALIARE I VISTI PER I LAVORI PEGGIORI: sia perchè in Gb vi è una mentalità diversa, meno "mammona" e meno da pigroni (le ferie, sono 3 settimane, non lavorative ma conteggiati nei 21 o 23 giorni anche sabati domeniche e festivi inclusi nel periodo di assenza)...da noi sono per tradizione, che guarda caso una tantum è ripresa anche dalle regole Ue, "minimo 4 settimane lavorative di cui almeno 2 usufruibili congiuntamente".
"Lavorative" esclude dal novero, come tutti sapranno, il/i giorni di riposo spettanti e le festività che cadono durante il periodo. Quindi, chi lavora su 5 gg avrà 20 gg + i week end ecc... chi opera su 6 giorni, 24 + il riposo ecc...
Gli imprenditori inglesi non regalano le proprie sterline ai fannulloni!
Idem gli americani: una mia conoscente si disse delusa dal contratto propostole ove fosse andata negli USA perchè "sono considerate ferie le assenze di ogni genere, riconosciute per massimi 23 giorni annui e con cadenze secondo le necessità aziendali". Comprese quindi le malattie. E il richiamo al lavoro durante le vacanze...beh, è cosa normale, lo si vede anche nei films.
Se la Cina ed il resto dell'Asia sono un estremo, la UE e segnatamente Germania Olanda ed altri sono all'opposto.
Ecco uno dei vari fattori che ci rende impossibile una concorrenza ad armi pari senza dazi: ed infatti le aziende dove sono scappate, in massa? Dove la gente lavora più ore e giorni e viene pagata di meno, con oneri sociali zero o prossimi allo zero.
Fossi un imprenditore, lo avrei fatto io pure, ed appena apertisi i mercati!
Ma...tornando all'intervento sui lavori "peggiori", Starmer ci dimostra che innanzi tutto il laburismo non è realmente "laburista", ma a favore del mercato e non tenero coi lavoratori... e che si può e su deve dirottare chi non trova lavoro verso i peggiori mestieri.
Ciò quindi sfatando il mito del "nessuno fa più quei lavori, occorrono milioni di negri all'anno".
No: basta mettere in condizione le persone di non avere supporto in casa. Come dissi, vanno levate le facilitazioni per figli a carico studenti o non, per i coniugi a carico: lavoro, appunto, ce n'è.
Lavoro duro, disagevole, sottopagato, ma che la gente del luogo ha sempre fatto e deve tornare a fare.
Volente nolente!